Per amore o Per essere verticale
For love or to be vertical
Silver gelatin print, 23x29,5cm
Archival pigment print, variable dimensions
2020
During Falìa AIR in Lozio (BS), the encounter with the mountain and the feared heights put a strain on my usual imaginary.
For love or to be vertical steals the words from an engraving on the facade of the Menhir that Tone, the former mayor of Lozio, had put back on his feet, because he was convinced that it was the burning stone of the witches of the legend. "[...] of falling stones, I saw so many. This is the first time in my life I see one being put back on its feet" these are the words that an old man of the village said to Tone, when he was surprised in the act of engraving FOR LOVE on the surface of the Menhir.
Art is giving things a sense, just conceiving a sense for them. And that inscription, the result of spontaneity and naivety of a gesture, gives meaning to an action perhaps less spontaneous and naive, but still moved by the mysterious motionless engine.
For love or to be vertical consists of a series of images of the vertical rocky walls in front of which I found myself facing the heights that scare me so much, moved by love, and an image that portrays the engraving FOR LOVE on the menhir of the witches. This image is a silver gelatin print printed in a darkroom. This choice is dictated by the fact that the analog printing process establishes a parallelism between engraving with light and the engraving on the stone. And, above all, between two mythopoietic processes, which generate images, imaginaries, narratives.
ita
Durate Falìa AIR a Lozio (BS), l’incontro con la montagna e le da me temute altezze ha messo a dura prova il mio consueto immaginario, oltre che il mio equilibrio.
Per amore o per essere verticale ruba le parole ad un’incisione presente sulla facciata del Menhir che Tone, ex sindaco di Lozio, fece rimettere in piedi, perché convinto che si trattasse dell’introvabile pietra arroventata delle streghe. “[...] di sassi cadere ne ho visti tanti, questo nella mia vita è il primo che vedo rimettere in piedi” queste le parole che un anziano del paese ha rivolto al sindaco, quando è stato sorpreso nell’atto di incidere “PER AMORE” sulla facciata del Menhir.
Arte è dare un senso alle cose, semplicemente pensando un senso per loro. E quella scritta, frutto della spontaneità e ingenuità di un gesto, dà un senso ad un’azione forse meno spontanea e ingenua, ma pur sempre mossa dal misterioso motore immobile.
Per amore o per essere verticale si compone di una serie di immagini delle pareti rocciose verticali di fronte cui mi sono trovata affrontando le altezze che tanto mi spaventano, mossa da amore, e di un’immagine che ritrae l’incisione PER AMORE sul menhir delle streghe. Quest’immagine è una stampa ai sali d’argento realizzata in camera oscura. Questa scelta è dettata dal fatto che il processo di stampa analogico instaura un parallelismo tra l’incisione con la luce e l’incisione su pietra. E soprattutto tra due processi mitopoietici, che generano immagini, immaginari, narrazioni.