Mi ricordo, a casa, la primavera
ITA
Stampa Giclée, Stampa ai sali d'argento, dimensioni variabili.
Mi ricordo, a casa, la primavera prende forma da una ricognizione nel mio archivio fotografico durante il periodo della quarantena per Covid-19 della primavera del 2020. Mossa dalla nostalgia verso la mia terra natale, ho cominciato a ricercare dei frames che la ritraessero in primavera.
L'impossibilità di vivere l'inizio della primavera e la condizione limitata e limitante di sentirne solo qualche vago sentore dalla finestra di un appartamento milanese, hanno scaturito in me un forte bisogno evocativo. I ricordi e il desiderio di percepire quelle sensazioni, insieme all'ansia mista a senso di colpa per la perdita di quella primavera, animavano le mie giornate.
Questa serie prende dunque forma dal tentativo di ricordare la primavera e ricomporne le immagini, gli odori e le sensazioni attraverso una visione frammentata del ricordo.
La ricomposizione visiva prevede formati e tecniche di stampa diverse, tali da rievocare sensazioni e ricordi così come riaffiorano alla mente, nella maniera più pura e spontanea possibile.
ENG
Giclée print, Silver gelatin print, variable dimensions.
I remember, spring, at home takes shape from a reconnaissance in my film's archive during the quarantine period for Covid-19 in spring 2020. Moved by the nostalgia for my native land, I began to look for frames that portrayed it in the spring.
The impossibility of experiencing the beginning of spring and the condition of feeling only a vague hint from the window of a Milan's apartment, have sprung in me a strong evocative feeling. The memories and the desire to feel those feelings, along with the anxiety mixed with guilt for the loss of that spring, animated my quarantine's days.
This series takes shape from the attempt to remember the spring and reassembles the images, smells and sensations through a fragmented vision of the memory.
The visual recomposition provides different formats and printing techniques, such as to evoke feelings and memories as they surface to the mind, in the purest and most spontaneous way possible.